Questo termine dunque io ho preso, scegliendo tra gli altri conduttori più o meno imperfetti l’avorio, l’osso di balena, la parte cornea delle penne; oppur anche la pergamena, per farne la listerella da adoprare nelle mie sperienze elettrico-igrometriche, e riducendola a tali dimensioni, che per l’umido di 80 gradi dell’igrometro di Saussure, che si può dire l’umidità mezzana, impieghi 30 secondi mercè di tenerla applicata all’asta dell’elettrometro, a farne cadere l’elettricità dai 10 gradi ai 2. Così disposte trovandosi le cose, le mie prove, anche pel maggior secco naturale, non durano mai più di 150 secondi, o al più 3 minuti primi: e d’altra parte per l’umido massimo durano ancora circa un minuto secondo; o almen tanto da poter contare alla mia maniera uno, due, tre.
Ma è egli poi facile di ridurre la listerella, che si è scelta, a tale stato che faccia durare la prova 30 secondi giusti per quell’umido che tiene l’igrometro di Saussure a 80 gradi? Anzi facilissimo, sol che si proceda colla debita attenzione e pazienza nei reiterati tentativi, che convien fare. Comincisi dunque a tagliar fuori cotesta listerella d’avorio, di penna, o di balena larga due linee circa, e lunga tre o quattro pollici; e cogliendo il tempo, che l’anzidetto igrometro segni li prefissi 80 gradi, si faccia di tal listerella la prova: impiega ella a distruggere col suo toccamento l’elettricità di esso elettrometro dai 10 gradi ai 2 più tempo dei 30 secondi che vogliamo? Si accorci allora troncandone un pezzo, e si riprovi: se scorgesi che metta ancor troppo tempo, si torni ad accorciare, e ciò a più riprese, finchè si trovi che vada bene.
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