Vedendosi comparire, e uscir fuora dopo ristabilito il bel sereno un nuovo temporale, colà precisamente, dove sorse ed ebbe sua principal sede il giorno precedente, concludere ne dobbiamo, che un temporale, tuttochè disciolto e terminato intieramente, lascia indietro qualche cosa, cioè una modificazione e disposizione particolare a quella colonna d’aria in cui campeggiò: modificazione, che diviene fondo, eccitamento, e, se si può dire, germe di un nuovo temporale. Ma quale mai può essere codesta modificazione? Non se ne può concepire altra, fuorchè una di queste due, od uno stato elettrico particolare e permanente di essa colonna d’aria, od un cambiamento considerabile ed egualmente durevole della sua temperatura. Or io penso, che e l’uno e l’altro abbia luogo, e concorrano alla produzione del fenomeno di cui si tratta.
E primieramente riguardo allo stato elettrico, lasciando per ora, che le osservazioni mie coll’elettroscopio atmosferico sembrano almeno confermare l’idea, che io mi son fatta di un’elettricità straordinaria affissa all’aria, che fu campo di battaglia di un temporale, avendo ordinariamente trovato i segni dell’elettricità dell’aria sebben serena considerabilmente più forti ne’ giorni che succedevano ai temporali stati perpendicolari o quasi nel luogo dell’osservazione, lasciando dico, tali osservazioni, che non sono ancora nè in sì gran numero, nè sì decise come vorrei122, la sola riflessione bastar potrebbe a persuadercene. È facile di concepire infatti, che quella colonna d’aria, cui ha attraversato la pioggia temporalesca, ed ha dovuto elettrizzare, tanto per la comunicazione di quella forte elettricità, onde ogni pioggia di questa sorte è animata, quanto per la produzione di una nuova elettricità dovuta alla caduta impetuosa della medesima, giusta la scoperta del Sig.
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Sig
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