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      Ma venne a mancare affatto il paragone allorchè riuscì al Volta di ottenere i moti convulsi, egualmente che al Galvani, non più toccando i nervi ed i muscoli, ma i nervi soli, che facea sporger fuori dalle membra preparate delle rane, e di più dopochè aveva rilevato che l’elettricità artificiale promuoveva sugli animali i movimenti stessi che si ottenevano per mezzo delle armature dissimili. Che cosa dunque dedurre di più manifesto, e naturale da ciò, se non che l’azione vicendevole del nervo e del muscolo non è la causa prima delle contrazioni, ma che anzi queste possono essere egualmente promosse, o dalle armature, o da qualunque artificiale elettricità versata sulle membra animali? Inoltre l’identità dei fenomeni ottenuti dalle armature metalliche dissimili, e dall’esterna artificiale elettricità, fa fortemente sospettare che non solo al movimento rapido di questo fluido si debbano le contrazioni delle rane preparate, ma che le armature atte sieno ad eccitare l’elettricità. Non è però che se il contatto de’ nervi e dei muscoli non possa più riguardarsi ora col Galvani, come causa prima ed essenziale dei moti delle membra preparate, l’azione loro reciproca sia del tutto estranea al fenomeno, che anzi il Volta stesso rilevò, che la causa dei moti muscolari principalmente risiede nei nervi, in quantochè diramandosi essi per tutti i fasci muscolari vi conducono il fluido elettrico.
      Ad un’altra ricerca apriva il campo questa prima osservazione, allorchè co’ Fisiologi si distinguessero i nervi in due classi, gli uni che si distribuiscono ai muscoli soggetti all’impero della volontà, e gli altri più indipendenti da questa.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Secondo - parte prima
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 193

   





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