Tale è in ristretto la carriera che il celebre sperimentatore Italiano in questa parte della Fisica ha percorso: ove con passo non meno fermo che franco ha progredito rapidamente di scoperta in scoperta senza che, dopo i primi fatti caduti nelle mani del Galvani, Egli sia debitore a veruno di qualche osservazione importante, o di una qualche notabile rettificazione della sua teoria. Di più Egli ha presentite non poche delle scoperte alle quali in seguito altri sono giunti per mezzo della sua pila, come alcune modificazioni fatte dappoi a questo istrumento: ed in tutto il progresso delle sue osservazioni (ci sia permesso il dirlo a gloria dell’Italia e della verità) tanto superiore si è mostrato ai suoi contemporanei nell’arte di sperimentare, e nel modo di concepire gli sperimenti, che tutti i suoi lavori hanno dato un nuovo aspetto alla scienza.
Permanente è la causa che opera la tensione elettrica nell’elettromotore, e che la ristabilisce quando, per mezzo di una scarica, indotto siasi l’equilibrio, sicchè dagli estremi della pila, o da due coppie comunque distanti, si ha una serie di scosse sì continuate da somministrare una uniforme corrente; ma per quanto eguali esser possano le tensioni in pile della stessa somma di superficie, non ne sono però sempre identici gli effetti quando molto differiscano i diametri delle lamine metalliche, poichè sopra una maggiore ampiezza più lento è il ristabilimento del massimo di tensione, ma più forte l’effetto del primo istante, e però più atte si trovano le pile di gran diametro alla combustione dei metalli, mentre che le pile di minor diametro più agevolmente operano le decomposizioni de’ liquidi.
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