Pagina (19/193)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Non è però che le decomposizioni stesse operate dalla pila, sull’acqua in ispecie, non avessero sui primi tempi servito di motivo ai più dubitativi dell’identità del fluido, che si sviluppa dai contatti con quello della macchina e dell’atmosfera: non è che gl’inutili tentativi per avere il più piccolo indizio di decomposizione dalla semplice corrente delle ordinarie macchine non fossero riguardati come un’importante distintivo fra i due fluidi, distintivo a cui altri minori si coacervavano, come per esempio, la qualità della scossa, la velocità del ristabilimento di tensione, i conduttori umidi ed altre lievissime considerazioni, inette anco nel loro complesso a comparir sole con decoro ad attaccare questo teorema stabilito dall’esperienza, e di cui non si è incominciato a voler dubitare se non quando si è dovuto renunziare ad un’elettricità propria degli organi animali. Ma furono ben tosto strappate queste ultime speranze ai fautori di un’elettricità di natura diversa da quella che fino allora stata era conosciuta, e tolto ogni benchè lieve motivo allo scisma, allorchè imitando l’effetto della pila con ristringere in angustissimo canale il torrente elettrico somministrato dalla macchina, si ottenne una decomposizione che ne’ suoi particolari fenomeni rappresentava del tutto quella che è operata da conduttori comunicanti ai due poli; fatto importantissimo di cui un primo indizio ne avea dato la decomposizione istantanea dell’acqua per la scarica di una batteria, e che riunito agli altri, delle sensazioni ottenute dal Volta coll’elettricità positiva e negativa della macchina, dell’ossigenazione riconosciuta costantemente nelle superficie eccedenti di ordinaria elettricità, estende la teoria di questo ramo di scienza, e la riduce a principj semplici e generali.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Secondo - parte prima
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 193

   





Volta