§. 6. Or anche in ciò si riscontra nel membro od organo dell’animale, cioè nel muscolo unito al suo nervo, una grande analogia colla bottiglia di Leyden; giacchè si ritarda nella stessa maniera per l’interposizione degli stessi corpi la scarica sibbene di questa, e quasi s’impedisce del tutto, se sia l’elettricità debolissima, potendosi solo compiere in questo caso detta scarica a dovere col mezzo di un’arco conduttore tutto metallico e continuo, anzi pure di un solo pezzo. In somma corrispondono per tutto quello che ha rapporto alla diversa attitudine de’ corpi a trasmettere il fluido elettrico, cioè massima de’ metalli, che sono perfetti deferenti, men grande degli altri conduttori meno perfetti, e minore a proporzione appunto che lo sono meno, fino alla niuna attitudine dei veri coibenti, corrispondono, dico, puntualmente, siccome la prontissima e intiera, la più o men tarda e imperfetta, e infine l’impedita scarica d’una boccetta di Leyden, così pure il facilissimo, il più o men difficile, e il niun successo delle contrazioni muscolari nell’animale preparato, cui si applica l’arco conduttore.
§. 7. In vista di che chi potrà dubitare che siano questi moti de’ muscoli cagionati da un simile giuoco del fluido elettrico, sbilanciato naturalmente tra l’interiore e l’esteriore di essi muscoli, o tra questi e i nervi, come lo è per arte nelle opposte superficie di una boccetta carica, e portato dal detto arco all’equilibrio?
§. 8. Tale è il complesso delle sperienze e la sostanza della scoperta del Sig.
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Leyden Leyden Sig
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