§. 17. Or dopo aver dato un succinto ragguaglio delle sperienze e fatti reali, sopra di cui han creduto alcuni Fisici poter fondare la pretesa elettricità animale, sperienze, in cui si hanno sibbene segni visibili di elettricità, ma che può essere, ed è probabilmente tutt’altra che vera animale, non sarà fuor di proposito il dir qualche cosa anche delle congetture e ipotesi puramente ideali di alcuni Fisiologi riguardo ad una qualsiasi elettricità animale, concepita cioè in una maniera più o men propria, in un senso determinato e fisso, o vago e indeterminato. Quelli tra i Fisiologi, che concepirono la cosa più vagamente e in astratto, si contentaron di riguardare i supposti spiriti animali, o fluido nerveo, destinati, giusta l’opinione più ricevuta, a portare le esterne impressioni al sensorio comune, ed a produrre trascorrendo a’ cenni della volontà per la via de’ nervi a’ muscoli di ciascun membro, la contrazione di essi muscoli, e i moti, che ne dipendono, si contentaron di riguardare cotesti spiriti animali inservienti alle sensazioni e ai moti volontarj, per un fluido sottilissimo, mobilissimo, ed attuosissimo di una natura analoga alla luce, all’etere, al fluido elettrico9: e ciò per ispiegare in qualche modo la celerità istantanea, con cui il supposto trascorrimento del fluido operatore dee farsi, giacchè in un’istante si compiono gl’indicati effetti. Riduceansi pertanto a considerare i nervi, in certo modo, quai conduttori dei detti spiriti animali, o fluido nerveo, come i metalli lo sono del fluido elettrico, senza punto determinare qual fosse di codesto fluido animale la vera specifica natura, chiamandolo soltanto elettrico, etereo, o simile, quasi per metafora, ossia per denotare alcuna sua somiglianza nell’agire con tali fluidi sottilissimi e attivissimi, fuoco, luce, etere, vapor elettrico.
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