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      §. 40. E in primo luogo gran differenza porta la diversa natura degli animali, massimamente rapporto all’essere di sangue caldo o di sangue freddo; giacchè negli animali di questa classe suol essere assai più tenace la vita. Appresso anche nell’istessa classe e genere di animali vi hanno delle specie dotate di maggior vitalità, che altre: e nella stessa specie poi variano ancora gli individui secondo l’età, la costituzione, le forze.
      §. 41. Ma quello che influisce più di tutto alla maggiore o minor durazione di ciascun stadio di vitalità, si è il genere di morte, che viene a soffrire l’animale, cioè la causa che a perir lo conduce, e soprattutto se ve lo conduca rapidamente, o poco a poco.
      §. 42. Or intorno a ciò ho fatte già molte sperienze, e molte più mi propongo di farne: ho esaminate cioè, relativamente al vigore e durevolezza di ciascun stadio della superstite vitalità, molte rane, che ho fatte morire quali di puro stento o d’inedia, quali in un bagno d’acqua più o men riscaldata, alcune sotto a gravi ferite, mutilazioni, e strazi d’ogni sorta, altre con replicati colpi elettrici, ed altre infine con una scarica fulminante sola. Di tutte queste osservazioni ho preso nota in un esatto Giornale; e lo esporrò al Pubblico quando avrò estese le sperienze, come mi propongo, ad altri generi di morte in questi ed altri animali, cimentandoli singolarmente colle arie, e vapori mofetici17, e con diversi veleni.
      §. 43. Terminerò intanto questo piccolo saggio, che ho voluto oggi presentarvi dei principali risultati delle sperienze da me fatte fin quì intorno all’elettricità animale, coll’annunziare, che anche senza snudare i nervi, senza taglio o ferita di sorta, posso, quando voglio, eccitare nell’animale non che vivo, ma sano ed illeso, senza alcuna azione di elettricità straniera, mettendo soltanto in giuoco la sua propria e nativa elettricità, mercè la semplice applicazione di convenienti armature, posso, dico, eccitare a mia posta nell’animale intiero e intatto quelle stesse convulsioni, spasmodie, subsulti, che si ottengono collo snudare ed isolare i nervi alla maniera del Sig.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Secondo - parte prima
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 193

   





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