§. 48. Or due generi di cause, io dicea, potran portare questo turbamento e sconcerto nell’armonica circolazione, ondeggiamento o moto, qual esso sia, del fluido elettrico entro agli organi dell’animale: cioè cause interne, e cause esterne.
§. 49. Le interne riduconsi 1o all’azione della volontà, che accresca, o diminuisca, o arresti, o inverta il corso del fluido verso quelle tali determinate parti, ossia muscoli che intende eccitare al moto.
2.o A delle cause accidentali morbose, che alterino in più o in meno la facoltà conduttrice in queste od in quelle parti, rendendo es. gr. certune più o meno penetrate di umori, di quello, che debbono essere, e gli umori stessi più o meno densi, più o meno salini, più o meno oleosi ec. per cui cambiano molto di conducibilità, onde il fluido elettrico sia determinato a scorrere più dell’ordinario abbondante e rapido per alcuni di tai conduttori, in ragione che da altri viene impedito ec.
§. 50. Le cause esterne sono parimenti due:
1.o L’azione dell’elettricità artificiale, che scaricandosi determini una corrente di fluido elettrico fuori del naturale in tale o tal altra parte dell’animale. E a ciò si riferiscono tutte le sperienze di eccitare le convulsioni colle scintille o scariche elettriche artificiali.
2.o L’applicazione di due armature metalliche di qualche estensione e separate, che poi si facciano insieme comunicare, ch’è quello di cui ora trattiamo.
§. 51. Proseguendo dunque a dire delle mie idee, io concepiva facilmente, che una tal applicazione delle armature e dell’arco, dovea accelerare non poco, e determinare molto maggiore accorrimento, e trasporto di fluido elettrico dall’una all’altra parte del corpo vivente così armato; perocchè se colla tendenza che ha detto fluido di passare o trasferirsi dall’una, all’altra parte, il suo moto nello stato naturale è nulladimeno lento, e tale che non giugne a commovere i muscoli inservienti a’ moti volontarj, gli è perchè e questa tendenza nata da sbilancio non è per se stessa grande, ma anzi piccola molto, e altronde dee il fluido tragittare quelli non abbastanza perfetti conduttori interposti, quali sono le sostanze animali medesime, muscoli, nervi, membrane, umori, nessuna delle quali è comparabile, come già si è detto, ai conduttori metallici.
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