§. 42. Adunque basta, adoperando una tal boccetta, che è ancora delle piccole, a produr le contrazioni nella rana intiera o mutilata, o nelle sole gambe recise, conficcati i due piedi un di quà un di là sul patibolo, basta una carica così tenue, che appena dà, come abbiam già fatto osservare §. 31 e 32, una scintilla minutissima, nulla punto crepitante e visibile soltanto al bujo, e che non si scaglia a nessuna distanza sensibile, ma esige il contatto, si può dire, immediato dell’arco conduttore metallico; una carica, che attrae appena un leggerissimo filo, e move a stento un minuzzolo di foglietta d’oro la più sottile; che non produce la più leggier puntura sulle palpebre, sulla punta del naso ec. Sì debole elettricità fa invero meraviglia come produca sì grande effetto ne’ membri vivi e morti della nostra bestiuola. Ma niente è ancora se si paragona a quella molto più debole, che produce le istesse convulsioni, anzi più insigni, quando si è preparata la rana alla maniera del Sig. Galvani.
§. 43. Tagliatala dunque in modo, che le gambe restino attaccate per i soli nervi crurali a un pezzo della spina, bastano allora a convellerla, nè tanto debolmente, 2 soli gradi, o 3 al più Micr. el., e non già delle boccie di Leyden; ma del semplice Conduttore (§. 25). Che se poi adoprisi la boccetta dei 12 poll. di armatura; basta la carica di 1 grado solo dello stesso Micr. el. a convellere fortemente le gambe, ed eccitare scosse ec.; ed anche molto meno, cioè 15 o 16 50.mi di grado, calcolati col Condensatore a guanto, e che dinoto 16 gr.
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Sig Micr Leyden Conduttore Micr Condensatore
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