Non è dunque necessario, che detta corrente giunga fino ai muscoli, che il fluido elettrico stimolante li invada: basta che solletichi e stimoli i nervi, da cui tali muscoli suscettibili di moto volontario immediatamente dipendono.
§. 56. Simile sperienza ho ripetuta molte volte anche sopra animali a sangue caldo, ne’ quali, e più facilmente e più insigni si ottengono i descritti effetti. Scoperto, e liberato da tutte le sue aderenze intorno, il grosso nervo ischiatico ad un agnello, e troncatolo due o tre pollici sopra la sua inserzione ne’ muscoli della coscia, vi applico due listerelle circolari di foglia o laminetta metallica, una vicino all’estremità troncata, l’altra alcune linee od un pollice sotto; oppure lo stringo con pinzette ne’ due indicati luoghi, e se mi piace anche vicinissime le une alle altre, sol che non si tocchino. Così preparato il nervo, e tenendolo con un filo di seta od altro sollevato dal contatto delle parti vicine, fo passare per quella picciola porzione di lui, ch’è interposta alle due armature metalliche, una debole scarica elettrica; la quale, come si vede, non che giugnere ai muscoli della gamba, non s’estende neppure all’altra porzione del nervo, che riman nuda tra la inferior armatura, e l’inserzione di esso nervo nella coscia: eppure non lascia la gamba di convellersi, e sbattersi tutta quanta, egualmente che se si scaricasse la boccetta di Leyden applicandone un’armatura alla gamba medesima, e l’altra al nervo.
§. 57. Queste sperienze, come dicea, bo hio replicate e variate in più modi coll’istesso evento, ed ho avuto occasione di notare che, le altre cose pari, soglion riuscire più forti le convulsioni nell’arto reciso dal tronco, che lasciando intiero il corpo, e preparando il nervo al suo luogo: ciò almeno quando il nervo che si prepara è l’ischiatico ne’ quadrupedi, il nervo crurale o il brachiale nelle rane.
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Leyden
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