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      §. 64. Ma forsechè non vi sono ramificazioni nervose in ciascuno di quei muscoli? Forsechè sfuggir possono la puntura, dirò così, elettrica? Io ho bene mostrato quì sopra (§. 55. segg.), che un pezzo di nudo nervo, senza fibra muscolare, venendo attraversato, e quindi stimolato da una picciola corrente elettrica, eccita le convulsioni e moti del membro a cui comanda, senza che ai muscoli di questo giunga tal corrente; ma sfido chiunque a provarmi, che allorchè una simile corrente di fluido elettrico pervade un muscolo, od anche solo una parte di esso, non ferisca alcuno dei filetti nervosi, che vi sono sparsi. Che se dimostrare ciò non si può, riman salva ed inconcussa la mia proposizione, che i nervi sian quelli, che vengono eccitati da detto fluido elettrico trascorrente.
      §. 65. Ma v’è dipiù: mentre voi che mi obiettate cotali sperienze, e state per l’azione immediata di esso fluido sopra le fibre muscolari, non potete ridur la cosa al punto, che ferendo egli queste sole, e nascendone la contrazione sia evidente e sensibile cotal sua azione immediata, onde resterà sempre almeno dubbio se una debole corrente elettrica, qual’è quella di cui si tratta, sia da tanto, io sì, che con esperienze dirette, di cui mi riservo a parlare sull’ultimo, vi renderò sensibile e manifesta, sensibile agli organi vostri medesimi (eh! diciamolo pur qui di passaggio) sensibile alla lingua, e però ai nervi, giacchè di questi è il sentire, non solo la corrente di fluido elettrico, che sgorga in forma di pennoncello, e produce il noto venticello fresco sulla punta de’ conduttori elettrizzati, ma ben anche quell’altra corrente invisibile dell’istesso fluido, a cui si dà luogo colla sola applicazione delle convenienti armature metalliche, che poi si fanno tra loro comunicare.


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Secondo - parte prima
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 193