Son queste già più di 40 combinazioni. Ma ne ho tentate ancora molte altre, vestendo di varj scudetti di foglia di stagno il ventre, i fianchi ec., applicando una o più fascie circolari di tal laminetta attorno a varie parti del corpo a forma di cintura; e inducendo poi la comunicazione d’una o d’altra di tali fascie colla moneta, o lastra d’argento qual si fosse, applicata a questa e a quell’altre parti del corpo: con che ottenni sempre (se i contatti metallici si faceano a dovere, com’è necessario in tutte queste sperienze) le convulsioni de’ muscoli nelle parti rispettive.
§. 86. Nelle sperienze fino ad ora descritte è sempre stata l’una armatura di foglietta di stagno incollata ad una parte dell’animale, l’altra di grossa lamina d’argento nulla o poco flessibile, posta semplicemente in contatto d’altra parte. Or debbo dire, che è poi lo stesso adoperando al rovescio, cioè applicando in un luogo una foglietta pieghevole d’argento o d’oro fino, e in un altro una lamina soda di stagno o di piombo; oppur anche applicando quì e là delle fogliette sottili, che s’adattino egualmente, ma di stagno o di piombo le une, le altre d’oro o d’argento, e sì anche di orpello. In somma è la diversità de’ metalli, che fa: intorno a che abbiam già fatto osservare quello ch’è più essenziale (§ 72 e nota ivi), e verrà in altro luogo occasione di trattenersi più a lungo, cercando di trovarne, se sia possibile, la ragione.
§. 87. Abbiam pure altrove indicato (§. 60), come, ritenuta questa diversità di metalli, può tralasciarsi una delle armature, e supplirvisi mercè il toccare a un tempo stesso il lembo dell’unica armatura, es. gr. della foglietta di stagno, e alcuni punti della parte nuda, coi due capi dell’arco conduttore, ed anche coll’istesso capo, es. gr. coll’istessa faccia della moneta d’argento o d’oro, colla coda del cucchiajo ec.
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