Dico qualche volta, e ne’ primi momenti, quando cioè si eccitano le convulsioni e moti, anche toccando con metalli dell’istessa specie di quà i muscoli, di là i nervi, e fin talora toccando questi soli con un solo metallo. Perchè poi quando (il che succede dopo pochi momenti, e dura in seguito assai più lungo tempo) è necessario per ottenere le contrazioni e moti muscolari ricorrere ai diversi metalli od armature dissimili, gli è allora pure da credersi, e io tengo per certo, che da codesti metalli muova originariamente l’elettricità, e che gli organi animali sieno quì pure meramente passivi, come sopra si è detto. Tale è la mia costante opinione per questi casi anche dei nervi snudati, cui sia necessario, per eccitare le solite convulsioni, far che combacino un metallo diverso da quello che combaciano i muscoli: checchè ne sia di quei pochissimi casi, ne’ quali servono anche metalli od armature, che ci sembrano simili; ma forse non lo sono intieramente (intorno a che molte osservazioni potrei qui fare, ma le riservo ad altro luogo): tale ella è per tutti gli altri casi senza eccezione, in cui si ottengono i moti de’ muscoli applicando ambedue le armature, sempre però di metalli diversi, ad alcuna loro parte esterna senza mettere allo scoperto alcun nervo, senza armare nervo e muscolo separatamente alla maniera di Galvani: e tale pur era fin prima che stendessi la mia seconda Memoria sull’Elettricità animale, che venne poi inserita ne’ due quaderni di Giugno e Luglio del giornale Fisico Medico di Pavia.
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Galvani Memoria Elettricità Giugno Luglio Fisico Medico Pavia
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