„J’ai répété cette expérience sur une langue de veau, que je posai armée de la même manière de la feuille d’étain près de sa racine, sur un plat d’argent, pour qu’il fît l’office de l’autre armure; et le succès fut le même. Je l’ai répétée aussi sur la langue d’autres petits animaux, comme souris, poulets, lapins, etc. et j’obtins presque toujours l’effet. Je dis presque toujours, car quelques fois il manqua dans la langue des petits animaux, soit que la feuille d’étain ne fût pas appliquée convénablement à l’endroit juste, où les nerfs qui régissent le mouvement de la langue ont leur insertion; soit que la langue réfroidie eût déjà perdu sa vitalité, qui ne dure guères long-tems dans les nerfs et muscles des animaux a sang chaud, et particulièrement dans la langue.„
Ho voluto quì trascrivere questo lungo squarcio di lettera per mostrare a V. S. Ill. come io pensava già parecchi mesi sono, e la traccia, che ho seguita nelle sperienze, che mi hanno condotto a nuove scoperte. Ora terminerò la presente, già troppo prolissa, col farle parte di una picciola scoperta di queste ultime settimane.
§. 9. Ho dunque trovato, che il carbone di legna ben cotto, riconosciuto già per eccellente conduttore, poco o nulla inferiore agli stessi metalli, si comporta come questi anche in ciò, che mostrasi pur esso eccitatore e motore di elettricità, ove faccia officio di armatura, ossia combaci convenientemente le parti animali, od ogni altro corpo assai umido, e meglio l’acqua stessa. Quello, che sembra più mirabile è, che il carbone sta, in ordine a tal virtù, non già colla classe de’ metalli, che ho chiamata inferiore45, e che comprendeva stagno e piombo, cui ho in seguito aggiunto lo zinco; e neppure colla media, in cui avea posto il ferro, il rame, l’ottone, e in appresso anche l’antimonio, il bismuto, e il cobalto; ma bensì colla superiore comprendente argento, oro, platina, mercurio.
| |
S. Ill
|