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      Dico qualche poco di virtù, avendola sempre creduta e credendola tuttora di molto inferiore a quella che manifestasi nel combaciamento di uno di tai conduttori non metallici, o di 2.ª classe, con due metallici, o di 1.ª classe, fra loro pure diversi.
      Ad ogni modo non può più dirsi essere tanto debole, che l’effetto ne sia sempre insensibile, conforme stimai in addietro, ora che impariamo da nuove sperienze come in alcuni casi, nelle circostanze cioè e condizioni sopra spiegate, si eccita tal corrente elettrica, che giunge a destare delle convulsioni in una rana perfettamente e di fresco preparata: a produrre il qual effetto per altro vi vuole pochissimo, un nulla quasi; come si può provare colle scariche elettriche comuni, segnatamente delle boccie di Leyden, bastando le più deboli, incapaci non che a dar la menoma scintilla, ma a muovere alcun poco il più delicato elettrometro63, quello di Bennet a listerelle di foglia d’oro da voi perfezionato.
      Ci vuole ancor poco assai, sebben ci voglia quattro o cinque volte di più, a scuotere la rana non del tutto preparata; ma scorticata e sventrata in guisa che compaiano i nervi ischiatici, senza però recidere le parti posteriori su cui riposano: tanto poco ci vuole, che basta ancora per eccitare le convulsioni in cotesta rana, che diremo mezzo preparata, la carica di una boccia che non muove, o muove appena un’elettrometro sensibilissimo64; e similmente basta la corrente elettrica eccitata e indotta dal semplice accozzamento di tre conduttori diversi, de’ quali uno o due siano metallici o di 1.ª classe: ove cioè od un conduttore umido, un conduttore di 2.ª classe trovisi interposto a due di 1.ª molto diversi tra loro; od a rovescio uno di 1.ª classe trovisi frapposto a due di 2.ª molto pure diversi (intorno alla qual ultima maniera mi riservo a trattenervi un’altra volta più a lungo).


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Collezione dell'opere del cavaliere conte Alessandro Volta patrizio comasco
Tomo Secondo - parte prima
di Alessandro Volta
Editore Romei Firenze
1858 pagine 193

   





Leyden Bennet