Dico molto diversi, perchè se qualunque anche picciola diversità sia dei due conduttori di 1.ª classe, sia dei due di 2.ª classe interpolati rispettivamente da uno dell’altra classe può in alcune circostanze bastare all’uopo; se quella debolissima corrente di fluido elettrico, che s’induce in virtù di siffatti accozzamenti può eccitare le convulsioni nelle gambe della rana compitamente preparata, in guisa cioè che ne’ soli nervi crurali debba passare tutta ristretta tal corrente; non è già valevole ad eccitarle nella rana sol mezzo preparata, in cui minor parte di essa corrente passa pe’ detti nervi, più larga via presentandole le annesse parti, egualmente, se non più ancora umide e deferenti: conviene in tal caso, per ottenere l’effetto, che sia non così debole e meschina la corrente elettrica, ma alquanto più copiosa o più forte (sebbene non ancor tanto da darne segno i comuni elettrometri anche più sensibili), quale si eccita soltanto ove o i due conduttori di 1.ª classe interpolati da uno di 2.ª, o i due di 2.ª interpolati da uno di 1.ª, come si è indicato, siano un dall’altro assai diversi.
Ma coll’accozzamento di tre conduttori tutti della 2.ª classe, o conduttori umidi, escluso cioè dal circolo ogni metallo, miniera, pirite, carbone, ogni conduttore insomma di 1.ª classe, con que’ soli di 2.ª quanto si voglia diversi, intrecciati e applicati in qualunque modo, non ho potuto mai ottenere la più picciola convulsione o sbattimento nella rana preparata soltanto a metà: molto meno è possibile ottenerle in una rana, che non sia neppure sventrata (nel qual caso vi vuole una forza elettrica otto o dieci volte ancora maggiore, come ho trovato colle scariche dei conduttori delle macchine, delle boccie ec.
| |
|