Continuazione dell’amore di Candido. 153
CAPITOLO XIII.
Arrivo di Volhall. Viaggio a Copenaghen. 157
CAPITOLO XIV.
Come Candido ritrovò la moglie e perdè l’amante. 159
CAPITOLO XV.
Come Candido volesse ammazzarsi, e non ne facesse niente. Ciò che gli accadde in un’osteria. 162
CAPITOLO: XVI.
Candido e Cacambo si ritirano in un ospedale. Incontro ch’essi fanno. 165
CAPITOLO XVII.
Nuovi incontri. 168
CAPITOLO XVIII.
Seguito del disastro di Candido. Com’egli trovò la sua amante. La fine. 172
PARTE PRIMA
CAPITOLO I.
Come Candido è allevato in un bel castello e come n’è cacciato via
Era nella Vesfalia, nel castello del baron di Thunder-ten-tronckh, un giovinetto che aveva avuto dalla natura i più dolci costumi. Se gli leggeva il cuore nel volto. Univa egli a un giudizio molto assestato una gran semplicità di cuore, per la qual cosa, cred’io, chiamavanlo Candido. I vecchi servitori di casa avean de’ sospetti ch’ei fosse figliuolo della sorella del signor barone, e d’un buon gentiluomo e da bene di quel contorno, che questa signora non volle mai indursi a sposare perchè non aveva egli potuto provare più di settantun quarti di nobiltà, il resto del suo albero genealogico essendo perito per l’ingiuria de’ tempi.
Era il signor barone uno de’ più potenti signori della Vesfalia, perchè il suo castello aveva porta e finestre; e di più sala con arazzi. Tutti i cani de’ suoi cortili componevano in caso di bisogno una muta di caccia; i suoi staffieri erano i suoi cacciatori, e il piovano del villaggio il suo grande elemosiniere.
| |
Candido Volhall Copenaghen Candido Candido Cacambo Candido Candido Vesfalia Thunder-ten-tronckh Candido Vesfalia
|