Candido sul subito credette per un momento che quello fosse per fargli onore; ma una palla che gli fracassò una gamba, lo fece accorgere di che si trattava. La sua scorta depose le armi, e Candido più morto che vivo fu portato in un castello isolato. Il suo bagaglio, i suoi cammelli, le sue schiave, i suoi eunuchi bianchi, i suoi eunuchi neri, e trentasei femmine che il sofì gli avea date, tutto fu preda del vincitore. Si tagliò la gamba al nostro eroe per paura di cancrena, e s’ebbe cura de’ suoi giorni per dargli una morte più crudele.
— O Pangloss! Pangloss! che sarebbe del vostro ottimismo se voi mi vedeste con una gamba di meno fra le mani de’ miei più crudeli nemici, mentre che io entrava nella carriera della fortuna, che io era governatore, o re, per così dire, d’una delle più considerevoli provincie dell’antica Media, che avevo de’ cammelli, delle schiave, degli eunuchi bianchi, degli eunuchi neri, e trentasei femmine!
Così parlava Candido appena che potè parlare.
Mentr’egli si lamentava, le cose andavano per lui nella miglior maniera del mondo. Il ministero, informato della violenza che gli era stata usata, aveva spedito una truppa di soldati agguerriti in traccia de’ sediziosi; ed il frate Ed-Ivan-Baal-Denk avea fatto pubblicare da altri frati che Candido, essendo opera loro, era per conseguenza l’opera di Dio. Quelli che aveano cognizione di quell’attentato lo rivelarono con tanta maggior premura, inquantochè i ministri della religione assicurarono da parte di Maometto, che qualunque uomo che avesse mangiato del porco, bevuto del vino, passato più giorni senza andare al bagno, contro le espresse proibizioni dell’Alcorano, sarebbe assoluto ipso facto, dichiarando quel che sapesse della cospirazione.
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