Pagina (35/130)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Vi è ancora un'altra ragione, ed è che l'età remota era meno assettata e costretta dalla necessità giuridica, gli ordini sociali vi erano meno fissi, e perciò l'individuo vi godeva più libertà, e poteva usare maggiore indipendenza, che non possa fare nell'età moderna, dove tutto è composto con rigida disposizione, e prescritto da invariabili leggi. Onde se si vuole elevare fino all'ideale dell'arte un personaggio o un avvenimento recente, si richiede più grande sforzo d'ingegno per allontanarne tutto ciò che lo rende prosastico.
     
     
      II.
     
      L'ideale dell'arte va connesso sempre con una forma corrispondente, senza la quale esso non potrebbe passare nell'attuazione. La diversa relazione che corre tra l'idea e la forma genera le principali e generalissime determinazioni dell'arte. Queste si possono ridurre a tre, che esprimono appunto i tre momenti pei quali l'idea va raggiungendo la sua perfetta forma.
      La prima forma di arte è la simbolica, che è l'idea come incominciamento, e rappresenta lo sforzo che ella fa per trovarsi una forma adeguata, benchè in questo primo tentativo non vi possa riuscire. Qui ha luogo una incorrispondenza tra l'idea e la forma, una distanza tale, che non fa trasparire l'idea attraverso alla forma, ma invece fa sì che la forma faccia pensare all'idea. Questa forma si dice simbolica.
      La seconda esprime la perfetta corrispondenza dell'idea e della forma, e perciò la prima vera realizzazione dell'ideale. Questa seconda forma è la classica.
      La terza infine è quella il cui contenuto è l'identità della natura umana e della divina; è lo spirito non più come individuale ma come assoluto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Saggio sulla filosofia dello spirito
di Marianna Florenzi Waddington
Editore Le Monnier Firenze
1867 pagine 130