Le statue del mondo cristiano hanno questo fondamentale divario dalle statue greche che nasce dal diverso ideale che si vuole incarnare nella scultura. Mi ricordo la profonda commozione che ho provato a vedere un bassorilievo di Thorwaldsen rappresentante la notte, ed un gruppo dello scultore Kesels olandese che rappresenta il diluvio, una famiglia che cerca fuggire, dove le figure sono improntate, le prime di tanta tenerezza e di tanta mestizia e le seconde di tanto disperato dolore e di tanto amoroso affetto, che mi trassero le lagrime, come forse nessuna pittura avrebbe fatto.
Il contenuto delle arti romantiche racchiude tutta la pienezza del soggetto, i sentimenti, le passioni, le virtù, i vizî ed i loro conflitti, in mezzo ai quali vive e si mantiene l'unità individuale. L'ideale artistico si ritrae dalla esteriorità delle forme, e si riconcentra nella forma subbiettiva. La materia scelta per rappresentare ed incarnare l'ideale perde anch'essa parte delle sue dimensioni e si raccoglie nella sola superficie. La gravità, la profondità materiale che si rinviene nella scultura, nella pittura si riduce al puro contorno superficiale su cui la luce traccia l'impronta dell'interiore sentimento particolarizzato nel colore. La pittura non ha solo le pose e gli atteggiamenti che esprimono la permanenza dell'individuo, ma ancora il colorito, lo sguardo che ne rivelano il passeggiero sentimento. Col contrasto della luce e dell'ombra, essa raffigura sensibilmente il contrasto interno degli affetti; ed il suo ideale ci si presenta in movimento ed in azione, mentre il puro ideale scultorio era calmo e tranquillo.
| |
Thorwaldsen Kesels
|