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      6 Se questa contraddizione avesse luogo, lo spirito umano ricadrebbe nel più desolante scetticismo, trovando un disaccordo tanto sostanziale nel contenuto medesimo delle sue facoltà. Intanto alcuni, soverchiamente teneri della scienza, hanno creduto il Dio della religione un illusorio fantasma; e per contrario altri, smodatamente zelanti per la religione, hanno stimato l'assoluto scientifico un temerario ardimento. Per ognuno di questi il vero Dio è il suo; ed altri si sono ingegnati di accordarli insieme, dando la maggioranza all'uno sull'altro, cioè talora sottomettendo l'assoluto scentifico al Dio religioso, e tal'altra facendo il contrario. Ma neppure questa preferenza è sostenibile perchè un assoluto minore di un altro non sarebbe più assoluto ed implicherebbe una contradizione. La religione e la scienza hanno per contenuto un assoluto solo e medesimo, benchè ciascuna se ne valga a modo suo. La religione presuppone come fondamento la nozione di Dio, e dalla diversa definizione che si dà a questo Dio nasce la differenza delle varie religioni; nella stessa guisa che dalla diversa nozione che i filosofi si sono fatti dell'assoluto deriva la differenza dei sistemi speculativi.
      Ma Iddio nella rappresentazione religiosa è un ideale che si concepisce obbiettivamente realizzato, e perciò posto al disopra della coscienza subbiettiva la quale si sente finita, e perciò stesso infinitamente distante dal Dio che adora. Per tale considerazione l'uomo si sente inferiore a Dio ed in certo modo come opposto a lui.


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Saggio sulla filosofia dello spirito
di Marianna Florenzi Waddington
Editore Le Monnier Firenze
1867 pagine 130

   





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