Il Gioberti dichiarņ come si dovesse intendere la vera universalitą della Chiesa, mostrando che ella si deve estendere per tutti i tempi e per tutti i luoghi; e che a questa condizione soltanto le compete la prerogativa della infallibilitą di cui si č tanto abusato specialmente negli ultimi tempi.
Il Cristianesimo, come esplicazione completa dell'ideale religioso, contiene tutto il processo da noi delineato per ogni qualsiasi religione, e lo contiene esplicato in tutti i suoi momenti. Primieramente il Dio cristiano non č nč la natura, nč un'anima posta fuori del mondo, nč una moltiplicitą incomposta di divinitą, nč un astratto Panteon: egli č una trinitą; ha principio, mezzo e fine in se stesso; č un perfetto spirito. Come tale i suoi tre momenti li ha determinati in tre ipostasi che sono il Padre, il Figlio e lo Spirito; le quali ipostasi rappresentano il principio ideale, l'ideale opposizione, e la riconciliazione o l'identitą di entrambi.
Ma Iddio che č in sč stesso trino, č altresģ principio della natura, creando la quale egli pone una relazione fuori di sč e produce il finito. La natura č la possibilitą della caduta, inquanto che circoscrivendo lo spirito in un particolare organismo lo contrappone allo spirito assoluto. Questa č la vera origine del male, che nel dogma religioso si č raffigurata nella caduta di un solo uomo nel peccato originale, di Adamo. Questa caduta perņ appartiene a tutti gli uomini, ed il peccato originale macchia l'individuo nella sua primitiva formazione, perchč il male sta nell'opposizione che si genera tra l'individuale e l'universale.
| |
Gioberti Chiesa Cristianesimo Dio Panteon Padre Figlio Spirito Iddio Adamo
|