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      Essa non è legata a questo dato oggetto ma sorvolando sopra i limiti che circoscrivono il particolare sensibile lo rappresenta in una immagine che gli è comune con tutti gli altri che appartengono allo stesso genere fantastico. Così mediante le parole vengono classificati gli oggetti sensibili e le loro qualità. Ma l'azione e la relazione che passa tra un soggetto ed un oggetto in questa prima classificazione rimane confusa o coll'uno o coll'altro. Per fissare la pura azione come rapporto che tramezza tra i suoi termini, si richiede un'astrazione e perciò uno sviluppo maggiore ed un progresso più visibile verso lo schietto universale. Così, a modo di esempio, quando io dico la parola Amore fisso con questa parola una qualità del mio animo. Quando poi dico Amare, io non considero più la qualità ma l'azione; io esprimo questa azione come sussistente per sè, e perciò come indipendente dal mio subbietto. - Da tutto ciò si può argomentare che tra le lingue evvi una gerarchia di parole; e che sebbene tutte le parole esprimono un'astrazione dal particolare sensibile, nulladimeno alcune vi sono più legate, come i nomi delle cose e le loro qualità; altre meno come quelle che esprimono rapporti di pertinenza, di tempo, di luogo e via via; altre finalmente contengono la massima astrazione possibile, quella cioè di considerare l'azione in sè stessa, e non già come una semplice qualità che si trova in un soggetto.
      Non tutte le lingue sono capaci di esprimere tutti questi gradi differenti di astrazioni, anzi il verbo non si trova che nelle lingue più sviluppate e più idonee ad esprimere le fine gradazioni del pensiero.


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Saggio sulla filosofia dello spirito
di Marianna Florenzi Waddington
Editore Le Monnier Firenze
1867 pagine 130

   





Amore Amare