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      L'armonia della universale essenza della libertà colle sue speciali determinazioni costituisce il concreto bene morale.
      Da qui si vede che il bene morale non può aver luogo, se non nell'individuo libero; e che un bene immaginato come un ideale posto a rincontro della libertà è una mera astrazione. Ma allato al bene spunta il male, come il dubbio, secondo la similitudine dell'Alighieri, rampolla a piè del vero. La libertà, la quale come ragione, può e deve sollevare la determinazione particolare all'universalità della nozione e non darle valore se non in quanto è universale; può ancora soffermarsi al valore particolare per cui quella determinazione si appartiene al nostro soggetto e così privarla della impronta della moralità. Questo circoscriversi della libertà nella sfera del particolare e del finito; questo non ritornare sopra di sè come universale nozione ma come particolare soggetto è appunto l'origine del male. - Il male ha dunque la medesima sorgente del bene, perchè entrambi scaturiscono dalla libertà, e perchè la libertà è universale ragione e particolare soggetto nello stesso tempo.
      Se non che nel bene essa concilia questa contradizione, riducendo il particolare all'universale, ed invece nel male essa lascia la contradizione irreconciliata, dando un infinito valore a ciò che per sè stesso è finito.
      L'origine del male è stato uno dei problemi più misteriosi della scienza morale; e la religione ne ha fatto anch'essa un mistero. Essendosi considerato il bene soltanto come positivo, non si sapeva più ove collocare la sorgente del male.


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Saggio sulla filosofia dello spirito
di Marianna Florenzi Waddington
Editore Le Monnier Firenze
1867 pagine 130

   





Alighieri