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      Imperciocchè la famiglia contiene una duplice relazione che si potrebbero dire, una la contradizione, l'altra la soluzione, vale a dire l'amore scambievole dei genitori da una parte, ed il loro rapporto dall'altra. La famiglia è la prima unità naturale; ma il suo vincolo benchè sostanziale, esistendo nella forma accidentale di sentimento, tende a diventare più razionale anche nella forma, perciò la famiglia si scioglie, ed i figli divenuti indipendenti colla piena e sviluppata coscienza della loro individualità cessano di considerarsi come membri di questo tutto, e si pongono come centri per sè. Questo stato di disgregamento, che trammezza tra l'unità della famiglia che si è disciolta, e l'unità dello Stato che si deve ancora costituire, presenta una moltiplicità d'interessi particolari, nei quali non vi è un centro unico; ma invece ogni individuo è centro de' suoi interessi. Ognuno considera tutti gli altri individui dal punto di vista dell'interesse, e li tiene come mezzi per procurare il proprio ben essere. Se non che l'interesse proprio trovandosi in mezzo agli interessi altrui, e perciò in conflitto con questi, da quel conflitto medesimo ritrae la limitazione e la misura. - Chi ha di mira l'interesse proprio, onde assennatamente conservarlo, bisogna che non trascuri l'interesse altrui; tal che l'interesse particolare è costretto, per non annullare se stesso, a tener conto dell'interesse generale. Così dalla sfera della particolarità degli interessi, dove gli individui si trovano divisi ed in contrasto, ci vediamo per necessità trasportati nella sfera dell'interesse generale, o della società civile.


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Saggio sulla filosofia dello spirito
di Marianna Florenzi Waddington
Editore Le Monnier Firenze
1867 pagine 130

   





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