Ma, se una parte considerevole delle classi intelligenti e laboriose adottò invece la contraria dottrina, a che si deve il successo di coteste idee che diconsi positive?
La fede in una vita futura ebbe forse origine e fondamento nella fede all'esistenza e all'apparizione sulla terra, in date epoche, di esseri spirituali o di anime di morti; poi ancora in tanti fenomeni ben noti di fantasmi, visioni, avvertimenti, predizioni, ecc. Prevalevano queste credenze quasi universalmente due secoli fa, poi di botto si affievolirono. I sapienti odierni, in genere, le tengono per favole o superstizione, e tanto riuscirono a diffondere le loro teorie negative, che molti non tollerano nemmeno che la questione sia discussa! Respingendo la possibilità dei fenomeni, considerano ogni credenza simigliante come un indizio d'ignoranza e di degradante superstizione.
Questa rivoluzione quasi improvvisa nei sentimenti (poichè solo di sentimenti si tratta, e non già di credenze basate su cognizioni e ricerche), può forse essere attribuita a due motivi potenti: da una parte, la mania per le scienze magiche nel medio evo, dall'altra, lo sviluppo delle scienze fisiche.
La mania medievale per la stregoneria, progredendo in intensità ed orrore, toccò il parossismo nei secoli XVI e XVII, epoca in cui migliaia e centinaia di migliaia d'innocenti, spesso di molto superiori ai loro accusatori, furono torturati e trucidati sotto l'imputazione di commercio personale col demonio.
Tutto intero il mondo religioso fu impregnato della credenza in Satana, fino al punto che la prima accusa venuta bastava per farvi arrestare, come reo di stregoneria.
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Satana
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