Nella sua relazione dei fenomeni verificatisi nella cura di Epworth, l'eminente Giovanni Wisley, dopo aver descritto degli strani rumori simili a quelli che farebbero vetri e ferri gettati per terra, soggiunge: «Poco dopo, il nostro grosso mastino venne a rifugiarsi tra mia moglie e me; finchè duravano i rumori latrava e balzava anelando, di qua e di là, e ciò frequentemente, prima che alcuno in camera avesse udito checchesia; in capo a due o tre giorni, tremava e si ritraeva strisciando, prima che il rumore cominciasse. Da ciò si prevedeva quel che stava per accadere, e la cosa non mancava mai».
Durante i fenomeni del cimitero di Arensburgo, nell'isola di Oesel, quando delle bare furono capovolte in sepolcri chiusi, fenomeni accertati da una commissione ufficiale, i cavalli delle persone che venivano a visitare il cimitero furono spesso così atterriti e agitati da coprirsi tutti di sudore e di spuma. A volte, gettavansi per terra e parevano agonizzanti, e a malgrado d'ogni pronto succorso, alcuni ne morirono pochi giorni dopo. In questo, come in tanti altri casi, la commissione d'inchiesta, checchè indagasse, non riuscì a scoprire alcuna causa naturale.(15)
Nella relazione del dottor Giustino Kerner sulla veggente di Prevorst, si discorre di un fantasma da lei visto durante il corso di un anno: tutte le volte che lo spettro appariva, un botolo nero della casa parea ne sentisse la presenza, e non appena la figura diveniva percettibile alla veggente, il cane si rifugiava presso qualcuno come per domandar protezione, spesso urlando assai forte.
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