Senza dubbio, vi ha un gran numero di fenomeni di questo genere, e in certi casi non si può ammettere nel fantasma un qualunque scopo relativo al soggetto da impressionare; ma cotesti fatti non sono tipici, e soprattutto non sono i meglio accertati e i più numerosi. A me pare, che la debolezza della teoria telepatica stia appunto nell'aver trascurato quasi tutti i casi da me citati e molti altri di pari importanza.
Ci tocca ora parlare di un altro ordine di prove, cioè degli avvertimenti. Ce n'è di ogni sorta, da quelli che annunziano eventi insignificanti a quelli che predicono un accidente o una morte, non sono già così frequenti come gli altri fantasmi, ma poichè alcuni fra essi son bene accertati, non si può non concludere che si tratti di realtà dovuta in genere ai medesimi influssi cui i veri fantasmi si debbono. Daremo qualcuno di questi esempii.
La signora Morrison, nel 1878, trovandosi nella provincia di Wellesley penisola di Malacca si svegliò una mattina e udì una voce ben distinta: «Se alle 11 fa scuro, vi sarà una morte» Alzatosi, tornò con piú chiarezza a udire le identiche parole.
Una settimana dopo, una sua nipotina fu colta da un grave malore, e trascorsi alcuni giorni, un uragano scoppiò di mattina prima delle undici: il cielo si fece scuro di nuvoloni e all'una dello stesso giorno la bambina morì. L'insolito carattere dell'avvertimento dà rilievo e valore al caso singolarissimo.
In un altro caso, la signorina Curtis di Londra sogna di vedersi passare accanto una signora vestita di nero.
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