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      Nulla di più comune che le obbiezioni mosse sulla trivialità e la parzialità delle comunicazioni attribuite agli spiriti; ma se si studia il più volgare dei messaggi o degli atti, e se esso è tale da non potere essere stato prodotto da alcuna persona vivente, bisognerà accettarlo come una prova della esistenza d'intelligenze che vivono intorno a noi.
      Quanto alla parzialità desunta dal fatto, che una persona è avvertita o salvata, mentre altre periscono senza soccorso, questa parzialità ci dimostra chiaramente che il potere degli spiriti su essi e limitato, e che dipende dalla maggiore o minore impressionabilità nostra nel sentire l'influsso spiritico.
      Per concludere, io credo che questa breve rivista delle varie apparizioni di vivi o di morti dimostri l'insufficienza delle spiegazioni telepatiche e dell'io inconsciente, le quali non possono servire che al minor numero dei casi offerti alle nostre indagini.
      Inoltre io affermo, che bisogna ammettere l'azione d'intelligenze disincarnate, cooperanti coi nostri modesti poteri di trasmissione mentale e di vista spirituale, per trovare una spiegazione razionale e intelligibile del complesso di fenomeni di cui esponemmo le diverse fasi.
     
     
      FINE
     
      INDICE
     
      PrefazioneEsiste un'altra vita?
      Della Realtà obbiettiva dei fantasmiDelle pretese allucinazioni collettive
      Fantasmi la cui obbiettività è provata da rapporti definiti di spazioImpressioni sugli animali
      Effetti fisici prodotti o determinati dai fantasmiI fantasmi possono essere fotografati e sono per conseguenza realtà obbiettive


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Esiste un'altra vita?
di Alfred Russel Wallace
Società editrice partenopea Napoli
1882 pagine 76

   





Realtà