- A Napoli quando entrai nei fondaci, trovai insieme colla miseria un avvilimento, un abbattimento straordinario. Si entrava con un'aria di comando, quasi minaccioso, e si era obbediti. Qui, con questa gente, non si può fare a meno di usare questi modi, mi dicevano sempre.
»I miei giudizii, come tutti i giudizii umani, possono essere erronei. Una cosa sola posso dirle. Grande, immensa è la miseria di Londra: ma mi sono persuaso, che chi dice che i poveri di Londra sono in condizioni peggiori di quelli di Napoli, o non conosce gli uni o non conosce gli altri.
»Non dimentichi il discorso del detective. - Il Parlamento inglese ha fatto leggi sopra leggi pei poveri. - Quando le faremo noi ? Per ora stiamo sempre al lasciate fare, lasciate passare.
»E se qualcuno mi chiedesse ora: perchè tu che sei Italiano dici queste cose ad una signora che è Inglese? Io gli ricorderei che ella è nata in Inghilterra, ma ha speso la sua vita in favore della unità e indipendenza della patria nostra.
»E se poi mi si ricordasse, che ella ha sempre militato sotto la bandiera di un partito politico che non è il mio; allora io non risponderci nulla a chi mostrasse d'ignorare che per certe quistioni tutti gli onesti appartengono ad un solo partito.
»Mi creda con sincera stima ed amicizia
»Suo dev ed obb.
»P. VILLARI.»
CAPITOLO SECONDO.
I trogloditi.
Questa lettera mi consolava, da una parte, dimostrandomi che gl'immensi sforzi fatti dall'Inghilterra e da individui ordinati in società e dal Governo che coll'istituzione del sistema del governo locale arroga a sè il diritto di provvedere all'igiene, all'istruzione e alle necessità della vita per tutti i suoi sudditi, non sono rimasti infruttiferi; e d'altra parte m'incoraggiò a narrare ciò che vidi co' miei occhi.
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