Volendo poi esplorare il quartiere di Pendino in lungo ed in largo, ricorra al delegato di Pubblica Sicurezza del quartiere, uomo intelligentissimo e di buon cuore, e si faccia dare a guida una guardia calabrese, che conosce per filo e per segno le persone e i canili, e puņ narrare storie strazianti, che superano le pił tragiche vicende dipinte dal veridico romanziere Francesco Mastriani nelle sue Ombre, Vermi e Misteri di Napoli.
Del resto, per formarsi un'idea netta e schietta di ciņ che importi una popolazione accovacciata nei bassi, nelle sottoscale, nei bassolini, bisogna proprio visitare la Sezione di San Lorenzo. Manca in quasi tutti i cortili lo scolo per le acque sporche e per le materie infette; in Vico Donna Regina dei bassi vi difetta la ventilazione al punto che per la conseguente infezione nessun padrone di casa napolitano vi metterebbe i porci, e certamente i conigli vi deperirebbero; in Vicolo Freddo c'č un bassolino, ove non entra un fiato di aria pura e ci abitano dieci persone. Le sottoscale non hanno che una breve porticina d'accesso.
Molti dei bassi giacciono al di sotto del livello della strada e del cortile, onde la feccia del cortile vi s'infiltra.
Chi teme ch'io carichi le tinte, interroghi il libro citato di Marino Turchi intorno alle 12 Sezioni di Napoli, e visiti uno per uno i 330 bassi o sottoscale che l'autore esplorņ nella Sezione di San Lorenzo nel 1866 e ci dica i progressi compiuti in questa Sezione. Le ore proprie di passare, in rivista la popolazione dei bassi, che somma a 12 mila anime, sono le mattutine quando i mesti abitatori si affrettano di uscire da quei sozzi e stomachevoli canili, ove non evvi acqua nč caminetto per cucinare, nč cesso nč altro, sicchč tutte le funzioni della vita si esercitano in istrada.
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