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      E il padre, se pur se ne impensierisce, contentasi d'indicare al figlio le case più sane e i giorni della visita: oppure con mezzi indiretti gli procura qualche sana ed innocente creatura, promettendo agl'infami genitori una somma sufficiente per ingannare altr'uomo o per indurlo a tòrsela in isposa ad ogni modo. I genitori non si sgomentano, se il loro figliuolo diventa immorale e libertino; non s'attristano eccessivamente, se esso seduce o abbandona ragazze oneste, purchè non ne sposi una senza dote, o di grado sociale inferiore al proprio. La storia della prostituzione è vecchia, si dice; ed anche ogni genere di male è vecchio; il canibalismo, l'omicidio e via via, e contro ogni altro male la società reagisce, cerca rimedio, inventa pene, applica riforme proporzionate alla civiltà propria, ma per la prostituzione si procede in ragione inversa. Sembra che le legislazioni di tutti i paesi abbiano per iscopo supremo, non di combattere il vizio, ma di provvedere che i viziosi godano l'impunità.
      Fino all'anno 1864, l'Inghilterra andò immune da così immorale legislazione; pur troppo in quell'anno le leggi, già vecchie sul Continente, ottennero sanzione furtiva dal parlamento.
      Scoppiò immediatamente la protesta, e scoppiò dalle labbra d'una nobilissima donna e madre, Giuseppina Butler, che trovò subito collaboratore un segretario di Stato, un discepolo del Mazzini, James Stansfeld; e questi due nobili pionieri trovarono centinaia e migliaia di seguaci, e fra essi donne delle altissime sfere, che superata la naturale ripugnanza, e l'opposizione accanita di coloro, ai quali non garba che gli schiavi si ribellino agli oppressori, presero la parola in pubbliche adunanze e scrissero e firmarono proteste per la stampa e mandarono petizioni al parlamento; e ogni anno i muovi abolizionisti crescono in numero e in convinzione come in America, ove, dopo lotta tremenda che durò trent'anni e ne emerse la gran guerra civile, fu finalmente abolita la schiavitù dei Negri; e così cesserà questa schiavitù delle donne bianche.


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La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277

   





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