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      Nella mia seconda visita facevasi scuola, e mi riprometteva vedere in attivitā le fabbriche e le manifatture.
      Derisione! delle fabbriche, manifatture, scuole di arti e mestieri rimangono appena le tracce, e per quel vantaggio che recano, sarebbe meglio fossero abolite.
      C'č la tipografia, ove un direttore ha il quartiere gratuito coll'obbligo d'insegnare a 20 alunni, i quali per otto mesi non ricevono mercede, e dal nono al diciottesimo devono percepire 50 centesimi e indi 85 al giorno. - Nel passato, da quella tipografia escirono composizioni ragguardevoli e bravi tipografi, ma ora il lavoro č poco e non si ammaestrano i piccoli. Di fatto trovo solamente iscritti sei vecchi e sei giovani.
      Nella calzoleria il capocalzolaio lavora e fa lavorare per proprio conto, e, se non erro, riceve uno stipendio. Ha l'obbligo di mantenere sette operai almeno per coadiuvarlo nell'insegnamento, di sborsare lire 100 all'anno agli alunni che passano alla scuola di perfezionamento, di dare agli apprendisti centesimi 6, ai garzoni 15, e nella scuola di perfezionamento mercede secondo la tariffa. Appena vi figurano inscritti 28 giovani e 14 vecchi. Vorremmo sapere quanti calzolai escono di quella scuola!
      Parebbemi derisione parlare della cosė detta bottega di falegname. Nč maestri, nč legname; solo alcuni ragazzi arrampicati su per le finestre e qualche ferro del mestiere.
      Nella sartoria c'č un caposarto con stipendio; entrando, abbiamo visto molti ragazzi che giocavano e si bisticciavano; una vera babilonia.


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La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277