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      Non è questo fosfato di dispotismo?
      Il capo IV del Regolamento di disciplina parmi tanto ameno da meritare la riproduzione. Esso riguarda, per la parte maschile, il saluto.(4)
      Art. 40. - Ogni individuo della famiglia deve il saluto al SS. Sacramento, alle LL. MM. il Re e la Regina, alle persone della Famiglia reale, ai Ministri di Stato in divisa, al Sopraintendente, ai Governatori ed alle nazionali Insegne.
      Chi è subordinato, secondo le prescrizioni del capitolo precedente, deve il saluto al Superiore di qualunque colonna della tabella A, ed al Superiore di qualunque corpo dell'Esercito.
      Il saluto è dovuto in ogni tempo e luogo, sì di giorno come di notte.
      I sergenti, caporali ed alunni salutano tutti i decorati dell'Ordine militare e civile di Savoia, e della medaglia al valor militare, civile o di marina.
      Tutti i superiori, che ricevono il saluto dai loro subalterni, sono tenuti a restituirlo.
      Nei luoghi pubblici e nelle passeggiate, ed in altre simili circostanze di andirivieni, si saluta una sola volta.
      Art. 41.- Gl'individui che incontrano il SS. Sacramento mettono il ginocchio a terra e si scoprono il capo.
      Art. 42. - In tutte le altre circostanze si saluta colla mano nel modo prescritto dal Regolamento di esercizio.
      Art. 43. - Gl'individui a capo scoperto salutano prendendo la posizione di attenzione.
      Art. 44. - Ogni individuo della famiglia saluta le LL. MM. il Re e la Regina, e le persone della reale Famiglia, arrestandosi di fronte a venti passi prima d'incontrarle, finchè siano oltrepassate di altrettanti.


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La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277

   





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