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      I sergenti, caporali ed alunni salutano in simile modo, a sei passi di distanza, i Ministri di Stato in divisa, le Insegne nazionali, ed il Sopraintendente ed i Governatori.
      Art. 45. - In ogni caso non specificalo negli articoli precedenti deve salutarsi senza fermarsi.
      Art. 46. - Passando un superiore, l'inferiore, che fosse seduto od avesse in bocca la pipa o il sigaro, deve alzarsi in piedi e volgersi verso di lui, togliendosi di bocca il sigaro o la pipa.
      Art. 47. - L'inferiore che parla ad un superiore deve stare nella posizione del saluto sino a che il superiore accenni di cessarlo, rimanendo quindi nella posizione di attenzione.
      Art. 48. - I graduati che si presentano ad un superiore in una stanza si scoprono il capo, ed aspettano per accomiatarsi di esserne invitati.
      Art. 49. - Allorchč gli alunni escono a diporto formati in compagnia, quegli che li comanda darā la voce di attenzione all'approssimarsi di un superiore, salutandolo egli solo colla mano; si arresta e mette di fronte all'occorrenza, secondo le norme suindicate, e quando incontri o passi in prossimitā del SS. Sacramento fa scoprire il capo agli alunni, comandando: Ginocchio a terra.
      E come se questo capitolo non bastasse, č replicato nel capitolo sul ĢModo di ricevere i Governatori o altri superiori nelle camerate,ģ ove in tutte le circostanze gl'inferiori si tengono immobili sino alla partenza del superiore.
      Troppo lungo sarebbe esaminare i doveri di religione eseguiti al comando di: Levāt berčtt, dato dal rispettivo comandante.


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La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277

   





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