Grazie poi alla gentilezza del Direttore abbiamo potuto avere le statistiche dei primi tre mesi dell'anno, e senza occuparci per ora delle alunne ed oblate, vediamo le condizioni dei neonati. In questi tre mesi l'Ospizio accoglieva 463 bambini, cioè 42 legittimi (ricevuti a pagamento), 17 naturali riconosciuti dalla madre: 366 di genitori ignoti, 36 restituiti dalle allevatrici, e due richiamati in Ospizio. Di questi 194 furono dati ad allevare gratuitamente: a pagamento 182. Ebbene, fra quelli esistenti in dicembre 1875, e gli ammessi nel trimestre e rimasti nell'Ospizio ne morirono 184! Ora è da supporre che dati ad allevare fuori quei 184 bambini morti in tre mesi nell'interno sarebbero in gran parte vissuti mercè l'aria della campagna e tutto il latte di una donna per ciascheduno almeno non ne sarebbe morto che il numero ordinario. E viene dunque il quesito: Dato il denaro che esiste per i Trovatelli, chi ne aveva più diritto: le oblate, alunne e vecchie mantenute a nulla fare, le alunne giovani, a cui s'insegna il canto e il disegno e alle quali si dànno abiti di necessità e di lusso, cioè merinos grigio chiaro ornato di celeste, o quelle povere creaturine, alle quali il latte e l'aria avrebbero conservata la vita?
Tale quesito ci porta nel gran campo delle così dette «alunne,» e sarà necessario parlare del sistema in genere e non solamente di quello dell'Annunziata. Ma prima di lasciare i poppanti, vogliamo notare un gravissimo male indicatoci da uno dei medici primarii del Sifilicomio, ed è che i nati dalle donne malate, che partoriscono in quell'Ospedale, sono portati immediatamente all'Annunziata e consegnati alle balie, che forse ne allattano altri due e certamente uno!
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