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      Mancata la madre propria e il genitore, parmi la cosa più naturale e più facile per offrire alla disgraziata un avvenire. E qui viene la Casa materna dell'Annunziata, dando alla madre adottiva il soccorso necessario per cibare, vestire ed alloggiare la figlia adottiva, coll'obbligo di mandarla alla scuola ed educarla in tutti i doveri di donna, conferendole tutta l'autorità della madre e altresì la responsabilità. Nel caso di morte o di disgrazia, queste ragazze non sono in istato peggiore o differente da tutte le altre orfane, e han sempre la Casa materna o Brefotrofio che sorveglia e vigila. Havvi grande probabilità che la figlia adottiva sposi qualche membro della famiglia, in cui si alleva; e la Casa che ha fondi può aiutarla con una piccola dote. Oggi l'una per l'altra, le alunne mantenute nell'Ospizio fino a ventun'anno costano 7350 lire ciascheduna.
      S'imagini con quanto meno un'onesta contadina o artigiana manterrebbe la sua figlia adottiva! Il De Crescenzio fa un calcolo che per 2139 esposte, date al di là di sette anni lire 2,50 al mese per le fanciulle, con premio per il collocamento definitivo di esse, premio di 60 lire per il tenutario e di 20 per il delegato che sorveglia e s'interessa, inchiusa la dote per 275 fanciulle da pagarsi al tempo del matrimonio di 60 lire per ognuna, il totale delle spese sarebbe di 207,360 lire per la famiglia esterna.
      Questo sistema dunque unisce l'economia, la salute e la massima possibilità di una vita normale per tutte.
      In casi eccezionali, provvedimenti eccezionali.


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La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277

   





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