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      In questa grande emancipazione ch'egli vede compiersi sotto a' suoi sguardi e che, colla divinazione dell'ingegno, presente più gagliarda nell'avvenire, egli sembra detestarla siccome una forma di civile tirannia, più terribile forse d'ogni altra, perch'essa snerva e demoralizza le vittime. Così narravasi che, sul cadavere d'un usuraio, Sant'Antonio proferisse queste parole: Dove è il tuo tesoro, ivi è il cuor tuo, - e la tradizione popolare, sì pronta ad accogliere ogni fatto che abbia il prestigio del maraviglioso, racconta che il cuore si rinvenne ancor caldo fra i mucchi di danaro.
      Dante si arresta egli pure davanti a questa colpa del suo secolo; ed accettando, come tutti i suoi contemporanei, la preponderanza della Teologia, chiede al maestro come usura offende la divina bontade. Virgilio epiloga allora con l'usata austerità il dogma sociale del Medio Evo, che non era diverso da quello di Roma pagana; riprova siccome opera non naturale ed irreligiosa il trar guadagno dai prestiti; e chiarisce il concetto in questi versi:
     
      .... perchè l'usuriere altra via tiene,
      Per sè natura e per la sua seguaceDispregia, poichè in altro pon la spene.
     
      Una persona che ha mezzi di assicurarsi della verità, mi fa a questo paragrafo le seguenti osservazioni:
      «Quando ella parla del Monte di pietà, assicura che sia facile l'impegnare senza ricorrere ai sensali. Si disinganni. Necessità legislativa o regolamentare non ce n'è, e non ce n'è stata mai. Ma siccome i sensali sono conosciuti e forse, e senza forse, spartiscono cogl'impiegati, trovano subito accesso e sono subito sbrigati; laonde chi non ha tempo da perdere in aspettare il comodo del lento ed affaccendato impiegato, è sempre costretto moralmente a ricorrere ai sensali.


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La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277

   





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