E tanta è questa difficoltà d'impegnare al Monte, che a Napoli brulica un lombricaio d'impegnatori clandestini non autorizzati dalla Questura, oltre gli autorizzati che prestano a pegno coll'interesse di un soldo per lira alla settimana, e stipulano un mondo di negozii. Ed io ci ho conosciuto (ora è morto) il padre di un Brigadiere di Pubblica Sicurezza, persona, nel resto, proprio di buonissimo cuore.»
CAPITOLO NONO.
Conclusione della Parte seconda. - Opere pie.
Preparando per la ristampa questo articolo sulle Opere pie scritto un anno fa, avrei sperato di potervi aggiungere:
«Ora tutto ciò è cambiato, ossia il tempo delle inchieste, dei poteri eccezionali è finito. Il Governo ha messo la falce alla radice dell'albero marcio, ha inaugurato un sistema uniforme per principio e adattato ai bisogni delle singole e diverse provincie.»
E ce lo dicono a ciò deliberato e vogliamo prestar fede al fausto detto.
Ma le stesse cose ci vennero udite durante sedici anni.
E intanto stampiamo due articoli trovati a caso: quello del Pungolo sopra un fatto speciale; quello del Diritto intorno alle Opere pie in generale.
L'articoletto del Pungolo riguarda lo Stabilimento di Santa Maria Vertecœpli (Pia Associazione per mutuo soccorso e per opere di carità e di beneficenza).
Scopo antico di questo Stabilimento era di servire come opera di culto e per conferimento di doti alle figlie così dei confratelli che degli estranei al Sodalizio se orfane e povere, e concessioni di patrimonii sacri ai figli dei medesimi confratelli e soccorsi in denaro ai poveri.
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