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      Nessun piccirillo dei quartieri bassi.
      Ma dalla povertà all'ignoranza è breve il passo. L'ignoranza genera e alimenta la miseria. Non si può dunque parlare dei mezzi di redimere il povero, senza accennare a quell'uno essenzialissimo, che è l'istruzione.
      Ho letto gli articoli del Pungolo di Napoli sulla Relazione del professor Trinchera al Delegato straordinario municipale, e sono perfettamente d'accordo con lo scrittore di essi, specialmente dove questi si raccomanda all'onorevole Assessore che studii seriamente la questione dell'insegnamento professionale d'arti e mestieri, aggiungendo che, se egli riuscirà a risolvere una parte sola del problema, acquisterà titolo alla riconoscenza della città di Napoli; ed io soggiungerei dell'universale. La semplice istruzione letteraria data ai poveri, se non inutile, certo non basta; bisogna accoppiarvi, mentre sono innocenti, l'educazione al lavoro, porgere quei mezzi di procacciarsi il vivere che la società non esita a dar loro, una volta che hanno commesso contravvenzione alle sue leggi; e qui, pregando il lettore di studiare l'ultimo Rapporto del Training Ship, sotto il sindacato della Scuola distrettuale dei poveri detta Forest Gate. I giornali europei segnalarono lo splendido contegno di questi ragazzi, quando al principio dell'anno presente il bastimento arse.
      Il Rapporto per il 74-75 dimostra che da questo bastimento 59 ragazzi entrarono nella reale Marina, e 114 nella Marina mercantile, e la loro condotta riuscì esemplare, e il salario che essi hanno dai capitani mercantili è maggiore di quello dato ad altri ragazzi.


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La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277

   





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