Altre sono andate a Salerno, ad Avellino, a Bari, a Lecce, a Potenza, ove per lo più, divengono direttrici delle Scuole magistrali.
E ora una parola al Ministro della Istruzione Pubblica del Governo riparatore.
Quando queste povere fanciulle, con infiniti sacrificii dei genitori e gran fatica propria, si presentano a chi di ragione per avere un posto come maestre, così profonda radice ha preso la camorra, che in moltissimi casi esse debbono pagare, e largamente, sul loro salario la mancia a chi le nomina; e ciò quando non sono obbligate a pagare col più prezioso tesoro della donna.
Nè ciò asserisco con leggerezza. Queste ragazze, temendo ulteriori vendette, vi pregano di non denunciare i loro nomi.
Ma ci sono persone pronte a garantire i fatti. E per onor del vero devesi dire che nè questi nè altri abusi ebbero luogo durante i tre anni, nei quali il cav. Girolamo Nisio, che ha lasciato tanto desiderio di sè nei maestri e negli allievi, fu Provveditore degli Studii in quella Provincia.
Non mi è venuto fatto, per quanto m'adoperassi e per quanto si adoperassero molti amici miei, di penetrare in una delle scuole dette Paterne che sono assolutamente in mano del Clero, e che giudicando da quelle che ho viste in altre Provincie, non sono capaci di riforma, ma devono essere abolite ipso facto.
CAPITOLO TERZO.
L'Opera per la mendicità.
Sarebbe ingiusto chiudere l'esame dei tentativi fatti per aiutare i poveri di Napoli senza parlare di quell'opera veramente pia ed efficace, iniziata e condotta da Leopoldo Rodinò a Napoli nel breve corso di sei anni.
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