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      Considerata la natura degl'individui, il numero delle infrazioni disciplinari in un anno reputasi scarso e di poca importanza: 245 in tutto; e nessun condannato a cella di rigore con pane, acqua e ferri; un solo a cella e vitto legale da uno a sei mesi.
      Il lavoro di questi galeotti per servizii domestici, per le amministrazioni dei Bagni fuori e dentro, rappresenta L. 39,811, di cui alla massa di economia L. 21,456, e alla massa dei condannati L. 18,054.
      I galeotti hanno una razione di pane, 750 grammi; e che pane! spesso i Bersaglieri di guarnigione se lo comprano. Hanno altresì minestra e una razione di carne ogni quindici giorni, e il Regolamento del 1860 concede loro una misura di 14 centilitri di acquavite.
      Hanno inoltre il vitto del lavorante, e se viene fatto un maximum di lavoro, vi ha la retribuzione del vitto di ricompensa.
      Mentre negli altri Bagni, come a Genova, ad Alghero, a Brindisi, a Cagliari, a Procida, a Civitavecchia, ec., i galeotti lavorano molto per conto del Municipio e dei privati, a Nisida ciò è impossibile, e le principali difficoltà per le Direzioni si compendiano nella impossibilità di trovar lavoro sufficiente.
      Ed è un fatto significante quello dei richiami e delle domande, nel periodo di un anno, dei detenuti ammessi alle udienze: mentre altrove i richiami feriscono il personale di custodia a cagione del vitto e del trasporto in altri Stabilimenti, a Nisida si additano tre sole categorie di reclami: 89 domande di notizie ufficiali intorno ai parenti; 454 per scrivere; 185 per aver lavoro!


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La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277

   





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