Allora si cercò di ristabilire possibilmente le Opere pie con doni pubblici e privati, e ricoveraronsi di nuovo i miserabili. I soccorsi esterni sono condotti dai Bureaux de bienfaisance, che sono Commissioni provvedute di fondi dalla carità volontaria, dai Comuni e da una tassa sui biglietti del teatro.
In ogni Comune una Commissione gratuita, composta di cinque persone, col Sindaco a presidente, amministra il soccorso interno ed esterno.
In Parigi la Commissione dipende dal Prefetto della Senna e dal Ministro dell'Interno; ha più di 6000 impiegati, e il sindacato di 18 Ospedali, 10 Asili, 3 Case di rifugio, 20 Ufficii di beneficenza, 57 Case di soccorso. La rendita annuale fissa di questi istituti ascende a circa 12,500,000 lire. Le spese interne ed esterne ad un milione; il Municipio di Parigi contribuendo al deficit, gli Stabilimenti della Commissione sono perfettamente organizzati; hanno magazzini di carni, vino e medicine proprii; dànno 50,000 libbre di carne al giorno; 400,000 persone sono mantenute negli Ospedali, 13,000 nelle Case di soccorso; 500 fanciulli, abbandonati, negli Asili; 12,000 distribuiti alle balie in campagna; 9000 apprendisti o famigli presso contadini.
Quanto a soccorsi esterni, i 20 distretti municipali hanno ciascuno un Ufficio di beneficenza, presieduto dal vice-sindaco, 12 amministratori e molti benefattori. Ogni distretto suddiviso in 12 zone, quanti gli amministratori. Ad esse è indirizzata ogni domanda di soccorso dalle signore o dal medico. I soccorsi sono dati in pane, minestra, biancheria, abiti vecchi e assistenza medica gratuita.
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