Quest'organizzazione governativa per la tutela dei poveri riceve vigoroso ausilio dalla Società dell'ordinamento della benevolenza privata con lo scopo di reprimere la mendicità.
Questo scopo essa proponesi di ottenere, partendo dai seguenti principii:
1° Cooperazione sistematica cogli amministratori giusta la Legge dei poveri, colle Istituzioni caritatevoli e coi privati caritatevoli;
2° Investigazione speciale e diligente per mezzo di ufficiali competenti delle condizioni di ogni persona che domanda soccorso;
3° Somministrazione di aiuto con i fondi di detta Società o di altre Istituzioni caritatevoli, e informazione ai Guardiani dei poveri di quei casi che non possono essere così aiutati;
4° Diffusione e incoraggiamento di abitudini d'indipendenza, di previdenza e di risparmio, e di quei principii sanitarii e sociali, necessarii al bene dei poveri;
5° Repressione della mendicità e dell'impostura e della mala amministrazione della carità.
Vi ha un Consiglio centrale con ramificazioni in ogni distretto di Londra; i membri del Consiglio centrale essendo delegati dai distretti.
Gradualmente questa Società si è messa in comunicazione con tutte le Istituzioni caritatevoli; e il suo compartimento detto d'inchiesta è specialmente servizievole nello scoprire e palesare e far punire gl'impostori. Secondo l'ultimo Rapporto, 15 mila casi furono separatamente esaminati. Dei quali quasi seimila rigettati come non bisognosi; cinquemila raccomandati ai Guardiani dei poveri, alle Istituzioni caritatevoli, o a individui benevoli; cinquemila aiutati con doni o prestiti o mandati agli Ospedali privati, o forniti di lavoro.
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