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      Fra gli scritti pedagogici del professor Villari, due mi sembrano eccellenti: Sull'istruzione elementare dell'Inghilterra e su quella della Scozia. Egli non si è contentato di aride liste di cifre. Viaggiò nei due paesi, visitando le scuole, interrogando, esaminando e compulsando ogni cosa; comprese lo spirito che informa l'educazione dell'uno e dell'altro, e nelle sue osservazioni e conclusioni ha quasi sempre colpito nel segno. Le varie fasi che traversò l'Inghilterra dal principio del secolo, quando lo Stato non ispendeva un centesimo per educare il popolo, fino ad ora, in cui spende oltre un milione di lire sterline, non hanno grande valore per gli stranieri.
      Importa solo di essere notato: che mentre devesi ai dissenzienti dalla Chiesa stabilita il merito dell'iniziativa dell'istruzione popolare, la Chiesa stabilita, per mezzo del Clero o dell'Aristocrazia, adoperò immediatamente tutte le sue ricchezze e tutta la sua influenza ad impossessarsi del movimento. Costituì sino ad ora in principio di governo l'incoraggiare e l'aiutare l'iniziativa privata, dando denaro e casa a quei Comuni, ove si apersero scuole e lasciandone senza quelli, ove mancò tale iniziativa.
      Ma gradualmente l'Inghilterra va convincendosi: che l'ignoranza di un solo suo membro torna dannosa a tutta la comunità; che come lo Stato ha diritto di sindacare tutto ciò che conduce alla prosperità ed all'incremento della Nazione e di promuovere l'igiene e la moralità, così spettagli anche il dovere di rendere l'istruzione accessibile ad ogni bambino e bambina, e di costringere i genitori, affinchè essi ne approfittino.


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La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277

   





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