I tratti caratteristici della legge del 1870 furono l'istituzione di Seggi scolastici e l'introduzione della così detta clausola di coscienza. Per tale clausola, in nessuna scuola sussidiata dal Governo la religione poteva essere insegnata, se non in certe ore, al cominciamento od alla fine della scuola, e nessun bambino poteva esservi costretto.
Si statuì che ogni bambino dovesse essere mandato a scuola, che ciascun Seggio dovesse provvedere un numero sufficiente di locali, vedere e vigilare la frequenza dei bambini, multare e punire i genitori che non v'inviassero i figli. I membri del Seggio avevano facoltà di pagare, in parte o intieramente, la tassa scolastica per i bambini troppo poveri e di mandarli alla scuola scelta dai genitori, sia che essa appartenesse alla Chiesa anglicana, od a qualunque delle varie sètte.
Indescrivibile la lotta per le elezioni del Seggio, dappertutto. Prendendo ad esempio una delle principali città, Birmingham, ove i non conformisti e liberali sono in maggioranza, la lotta ricordò, a cagione del fervore suo, l'agitazione avvenuta per il libero commercio. I preti anglicani dissero dal pulpito che, vincendo i liberali, la Bibbia sarebbe bandita dall'Inghilterra: quale assicurava le sue pecorelle, che gli Angeli aspettavano il risultato dell'elezione; quale dichiarava, che le elezioni deciderebbero se Dio avesse cessato di regnare nella Gran Bretagna.
La Chiesa anglicana vinse per i primi tre anni, e nella maggior parte questi tre anni si consumarono nel tentativo d'introdurre, per vie nascoste, l'istruzione religiosa proibita dalla legge.
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