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      Ebbene, il Circolo Cattolico e i preti insegnano ai poveri di non mandarvi i loro bambini, perchè andranno all'Inferno.
      Alcuni, sedotti più dalla minestra presente che dalla manna celeste, mandano i bimbi, e il Medico condotto m'assicura che questi furono ricostrutti fisicamente da non riconoscersi più, cotanto sono floridi e vispi e cingallegre. La città spende trentasettemila lire per l'istruzione, e le Scuole elementari hanno cinque classi. Ma si è permesso ai Cavanis (varietà della Compagnia di Gesù) di aprire Scuole elementari dette paterne, e costoro sono riusciti a portar via dalle Scuole comunali gran parte della scolaresca.
      Però un recente divieto del Ministero obbligolli a chiudere le due classi inferiori, che essi nondimeno riapersero, ma che furono chiuse di nuovo con un secondo Decreto, e speriamo per sempre.(5)
      L'influenza del Clero sul contadino e segnatamente sulle contadine manifestasi ancora più deleteria. Qui i braccianti guadagnano da 60 a 80 cent. al giorno, le donne da 40 a 50 cent. Nei giorni di pioggia, nessun guadagno; nei festivi, secondo il Calendario cattolico, i preti proibiscono che lavorino, e guai se lavorano! Adesso abbiamo passate appena le feste di Pasqua, tre feste di seguito. Un uomo che lavora per noi con moglie e tre figli, è venuto di soppiatto a lavorare qualche ora in queste feste e ha ricevuto un bel rimbrotto dai Frati d'un convento chiuso, ma, viceversa, aperto e rigoglioso.
      E frati e preti per altro pigliansi da questa povera gente e frumento e frumentone, e noci, e qualche libbra di lino o di canape, e piccioni e polli; e magari dalle femmine all'insaputa dei mariti.


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La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277

   





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