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      Domandai alla madre come mai si lasciò ella cogliere all'improvviso. Mi disse d'aver chiesto ad un contadino, che sa leggere e scrivere, se ci fossero scadenze, e colui le rispose di no. Quando dopo la spigolatura andò a rinnovellare la polizza, la vendita era avvenuta.
      Ora queste donne, che guadagnano in tutte tre lire 1,20 al giorno, quando non è festa e non piove, e che si mantengono decenti e onorate con quella somma e con gli scarsi incerti della spigolatura e della conocchia, ec., non possiedono in caso di malattia una riserva qualsiasi. Il Comune non le provvede di medicine, e non c'è istituzione alcuna nel paese che porga loro un fil d'aita. Porteranno tutto al Monte, e consumato che abbiano il ricavato, il Monte venderà ed elleno resteranno senza nulla. Or se le prigioni erano costrutte per i vagabondi e i delinquenti, i Monti erano istituiti per soccorrere l'onesta povertà e la temporanea miseria. - E mancano assolutamente al loro oggetto.
      Nè sono questi i soli danni. A Lendinara si prende il ½ per cento ad ogni rinnovamento di polizza o di pegno; laonde un povero costretto ad impegnare e a disimpegnare un istrumento di lavoro o un utensile di cucina mese per mese, finisce per isborsare il 12 per cento.
      Quando accade una vendita, bisogna pagare tasse allo Stato, il cursore del Comune, i facchini pel trasporto degli oggetti e colui che registra. E anche tutto questo gravita sul povero consolato da così fatta pietà.
      Ho letto il Regolamento, approvato prima dall'Austria, poi dalla provinciale Autorità del Regno; e i Direttori del Monte operarono in piena conformità con esso.


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La miseria in Napoli
di Jessie White Mario
Editore Le Monnier Firenze
1877 pagine 277

   





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