Restava sempre il concetto e l'obbligo di riaprire la scuola; e dico obbligo, imperocchè l'onorevole deputato Bertani ha accennato come essa contasse oramai un secolo. È nata difatti nel 1788, fu ristorata nel 1806, e congiunta all'Università vi stette fino al 1819. In tale anno si deliberò che uscisse dall'Università, dove si comprende come male ci stésse, e la si congiungesse coll'Albergo dei Poveri, determinando così una specie d'obbligo per quell'Istituto, obbligo che aveva però il suo compenso in quelle parecchie migliaia di ducati che il Governo si dispose a pagare. Dunque questa scuola, per decreti, i quali hanno una grande autorità, è in certo modo congiunta colla grande istituzione dell'Albergo dei Poveri, sopra la quale istituzione mi pare che una qualche parola mezzo fiera dicesse l'onorevole Bertani; nè io mi metterò davanti alla fierezza della sua parola, ma lascerò che vada ove egli l'ha indirizzata. Ora, iscritta nel 1872 questa somma, pare che si cominciasse a studiare come la scuola dovesse essere riordinata.
DI SAN DONATO. E il danaro?
MINISTRO PER L'ISTRUZIONE PUBLICA. Anche del danaro, mi chiede l'onorevole Bertani, Del danaro risponderò poi.
Ora seguitiamo il processo più importante, che è di osservare questa vita latente o manifesta della Scuola dei Sordo-muti in Napoli.
La Camera sa che in quel periodo di tempo si studiava, poi le fu presentata una legge che doveva governare l'insegnamento dei Sordo-muti. Ora, pendendo una legge di questa natura, si soprassedette dall'attuazione temporanea di qualche disposizione che non pareva troppo perfetta; sventuratamente, mentre si ricercava la perfezione, la scuola restava sospesa.
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